Cara Socia e Caro Socio,
a partire dal 18 maggio, nell'ambito della Fase 2 dell’emergenza coronavirus e secondo le nuove prescrizioni nazionali, regionali e locali, stiamo ritornando a piccoli passi alle nostre attività personali, lavorative e sociali, e anche alle nostre amate montagne.
Tra i Presidenti delle Sezioni e Sottosezioni del CAI Bergamasco sono stati diversi gli incontri in videoconferenza per confrontarsi sull’evoluzione di questa tempesta sanitaria e per approfondire quando e come ricominciare a frequentare le sedi sociali, i rifugi e le capanne sociali, con nuovi comportamenti per il totale rispetto della salute di tutti.
In questo tempo il messaggio che vogliamo condividere con ogni Socio e ogni Amico della nostra famiglia CAI è di avere ‘estrema prudenza’ e camminare al passo lento del montanaro verso la normalità, nel rispetto delle direttive e norme, e per tutte nostre sedi e strutture i tempi non sono maturi, e per il via libera dobbiamo avere pazienza e attendere ancora alcune settimane, probabilmente vicino alla metà di giugno.
Sulle Orobie bergamasche hanno riaperto i primi due rifugi del CAI Bergamasco, e sono il rifugio Alpe Corte, a Valcanale di Ardesio, e il rifugio Rino Olmo, in Presolana, mentre per tutti gli altri rifugi alpinistici ed escursionistici si prevede di aprire dopo la prima decade di giugno, e in attesa di nuove linee guida di Regione Lombardia.
A tutti gli alpinisti ed escursionisti raccomandiamo di osservare le linee guida ei suggerimenti del decalogo diffuso dall’Osservatorio per le Montagne Bergamasche, consultabile al link Decalogo montagna COVID-19 e le eventuali disposizioni delle autorità̀ e dei singoli Comuni.
Grazie di cuore e un saluto di montagna,
Il Presidente Stefano Bassetta