• Telefono
  • +39 0363 47645 - Apertura sede: martedì e venerdì dalle 21:00 alle 22:30

Weekend 11 – 12 settembre 2021
Gruppo delle Odle, Val Gardena (Bz)
Rifugio Firenze 2.040 m – Sass Rigais 2.025 m

 

1º GIORNO: partenza da Santa Cristina 1.428 m - arrivo Rif. Firenze 2.040 m dislivello 600 m circa - tempo ore 2,00 complessive - difficoltà E Escursionistico

Pubblicato in Escursionismo

Alta Val Seriana, Alpi Orobie (BG)

Pubblicato in Escursionismo

Carona, Valle Brembana (BG)

Partenza da Carona vs il Rifugio Longo proseguendo per il Lago del Diavolo sito poco distante dal rif. Longo è la prima tappa della giornata il 1° gruppo può fermarsi qui, mentre per i più audaci il  Monte Masoni 2.663m.  Meta dell'escursione.

Pubblicato in Escursionismo

Da Rovetta, seguendo l’indicazione per il Monte Blum, in breve si arriva alla chiesetta sul colle Blum. Seguendo poi il sentiero n. 317 si sale fino ad un pratone da cui è visibile la Croce del Monte Pare.

Pubblicato in Escursionismo
Giovedì, 04 Febbraio 2021 10:22

Cai - Perchè diventare Socio

Iscriversi al C.A.I. significa condividere una passione comune per la montagna promuovendo la salvaguardia dell’ambiente, la tutela delle culture, dei luoghi e della storia della montagna.

Un opportunità per migliorare le proprie conoscenze tecniche in ambito alpinistico, scialpinistico, escursionistico, speleologica e ciclo-escursionistica.

Condividendo con noi la tua passione per la montagna potrai inoltre:

  • avere condizioni preferenziali nei rifugi del CAI e nei rifugi dei Club alpini esteri aderenti all’U.I.A.A. (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) e negli Esercizi Convenzionati
  • ricevere gratuitamente la Rivista mensile ‘Montagne360’, il Notiziario bimestrale sezionale ‘Le Alpi Orobiche’ via e-mail;
  • partecipare ai Corsi di Formazione, alle escursioni estive ed invernali organizzati dalle Scuole del Coordinamento per la Montagna (CSM) e altre Scuole di Alpinismo;
  • utlizzare l'App Georesq dedicata ai Soci CAI che consente in caso di necessità l’inoltro di allarmi e richieste di soccorso segnalando automaticamente la propria posizione;
  • beneficiare delle coperture assicurative automatiche comprese con l'affiliazione ala CAI relative a Infortuni, Responsabilità civile, Tutela legale e peritale in attività Istituzionale (**);
  • beneficiare del Soccorso Alpino in attività istituzionale e personale;
  • accedere alle coperture assicurative in attività personale.

 

(**) Attività istituzionale: attività organizzata dal CAI e preventivamente DELIBERATA e approvate dal Consiglio Direttivo della Sezione o Sottosezione.

 Per ulteriori informazioni in merito alle coperture assicurative, ti inviatiamo a vistare il sito del CAI centrale al seguente indirizzo: 

Pubblicato in Ultime news
Venerdì, 10 Gennaio 2020 16:53

Come preparare lo zaino

 PRIMA FASE – Sul fondo dello zaino posizionate gli indumenti più morbidi e leggeri tipo piumino, abbigliamento termico in pile o sacco a pelo (in caso di escursione con bivacco).
In questo modo non si rischia di avere oggetti duri che premono sulle anche e sulla muscolatura della zona inferire della schiena.

SECONDA FASE – Vicino alla schiena mettete gli oggetti più pesanti come borraccia, le riserve di cibo, eventuali attrezzature tecniche (moschettoni, corde, ecc.) oppure il fornello da campeggio.
Questo posizionamento mantiene il baricentro escursionista/zaino in una posizione sempre ottimale evitando pericolosi sbilanciamenti, mentre l’imbottitura dello schienale dello zaino protegge la schiena dalle “spigolosità” degli oggetti duri. Su itinerari facili conviene tenere il i pesi maggiori sempre vicino alla schiena, ma nella parte medio alta dello zaino, in modo da favorire una postura eretta e la distribuzione uniforme del carico sula colonna vertebrale. Su itinerari difficili e molto ripidi è meglio un posizionamento dei pesi maggiori nella sona centrale, così da contenere ancora di più gli eventuali spostamenti del baricentro rispetto alla base di appoggio.

TERZA FASE – Le attrezzature di peso medio come l’abbigliamento è meglio che siano posizionate nella zona centrale o superiore, preferibilmente verso l’esterno.
Ogni escursionista ha i suoi puntigli su cosa mettere qui (anche in base alla stagione e alla tipologia di escursione). Per esperienza vissuta vi consigliamo di tenere in questa posizione facilmente accessibile i capi di abbigliamento che possono essere utili per improvvisi cambi di clima: riuscire ad estrarre dallo zaino la giacca impermeabile prima che il temporale si sia scaricato non è una brutta cosa…

QUARTA FASE – Nella patella superiore mettete gli oggetti più piccoli, che altrimenti rischiano di andare dispersi nello zaino e che comunque è bene avere a portata di mano.
Appartengono a questa categoria oggetti come le mappe topografiche, gli occhiali e la crema da sole, relazioni descrittive dell’itinerario, barrette, integratori, ecc.

QUINTA FASE – Niente pendagli! Evitate il più possibile gli oggetti appesi all’esterno dello zaino, a sosto di dover violare le leggi della fisica per poterli mettere all’interno!
Ogni cosa agganciata all’esterno rischia di impigliarsi e sbilanciarvi, oppure di andare dispersa…

SESTA FASE – I sacchetti impermeabili sono sempre bene accetti, anche quelli tipo spazzatura!
Pesano niente, aiutano a tenere in ordine le attrezzature e, in caso di pioggia, possono risultare fondamentali per non ritrovarsi con tutta l’attrezzatura e i vestiti completamente zuppi, visto che solitamente gli zaini non sono a tenuta

Pubblicato in Escursionismo
Venerdì, 03 Gennaio 2020 18:10

Alimentazione in montagna

Che tipi di alimenti sono necessari e in che misura?

Il nostro corpo ha bisogno di avere una riserva di energia pronta da utilizzare, per fare questo è necessario non far mancare alcuni elementi che possono essere trasformati in energia nel corso dell’attività.
Tra le migliori fonti ci sono i carboidrati, come pane, pasta, patate e riso, che sono essenziali da assumere prima di mettersi in movimento così che l’organismo possa gradualmente trarre le risorse utili.

Per questa ragione, circa il 50% dell’alimentazione prima e durante il trekking deve essere costituita da carboidrati. Non dimentichiamo però che i muscoli, per svolgere al meglio la loro attività, necessitano anche di un apporto di zuccheri, come quelli contenuti nei farinacei e nella frutta, anche secca (che sono a più lento assorbimento garantiscono una riserva di energia più duratura).

I grassi

Il nostro organismo, in caso di necessità, può sempre fare affidamento su una corposa riserva di energia cui attingere quando rimane privo di carboidrati, si tratta dei grassi o lipidi (come olio, burro, lardo ecc.) che nella dieta di un escursionista non devono superare il 20%, con preferenza per i grassi di origine vegetale.I grassi accumulati nell’adipe sono certamente un’importante riserva energetica, ma bisogna ricordare che per la loro trasformazione l’organismo necessità di grande sforzo e una quantità di ossigeno doppia rispetto al consumo di carboidrati.

Le proteine

Le proteine (Carne, Pesce, Uova, Formaggi, Latte, Legumi), anche se meno importanti per la resa energetica, hanno il pregio di assicurare un fondamentale apporto di aminoacidi utili per la costruzione delle cellule e il loro ricambio.La percentuale di proteine mangiate da un’escursionista dovrebbe essere intorno al 30% del pasto giornaliero.

I consigli sui pasti importanti!

 
Iniziamo dalla cena della sera prima: se il giorno successivo la sveglia suonerà presto per andare a camminare, la sera sarà importante avere un menù adeguato allo sforzo che andremo a compiere e, quindi, ricco di alimenti che ci permettano di mettere da parte le energie.Le porzioni possono anche raddoppiare rispetto al solito e, contrariamente a quanto normalmente si fa, non possono mancare i carboidrati che costituiranno una buona riserva energetica, anche verdura e frutta non devono mancare, per il loro apporto di zuccheri.

Inoltre anche bere molti liquidi ci aiuta ad aumentare l’idratazione grazie anche al glicogeno, che aiuterà a trattenerli.

Una buona abitudine sarebbe eliminare il secondo per non caricare l’organismo di proteine che, per il tipo di attività che andremo a compiere, non sono così necessarie.

Pubblicato in varie

CAI Treviglio


Via dei Mille 23 int.
24047 Treviglio - Bergamo
tel. +39 0363 47645
email: info@caitreviglio.it
PEC: treviglio@pec.cai.it

C.F: 93000200167

 

Seguici su facebook